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N. 3
agosto-ottobre 2002
numeri precedenti


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Un ipertesto per viaggiare tra le culture e lavorare sulla lingua
Camilla Salvi

La realizzazione del cd ipertestuale nasce all’interno di un più ampio progetto di collaborazione tra l'associazione ILSA, il Laboratorio Linguistico di Villa Pozzolini (Quartiere 5) e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze. Affiancandosi  a questo bollettino e alla proposta di corsi di aggiornamento, rappresenta un ulteriore contributo di specifici strumenti didattici per favorire l'accoglienza e l'inserimento scolastico degli alunni stranieri, nonché il confronto interculturale nelle classi plurilingui della scuola dell’obbligo, in particolare il 2° ciclo della scuola elementare e le prime classi della scuola media (8 – 12 anni).

Obiettivi generali
Questo orientamento più globale verso la classe plurilingue e non solo verso gli alunni stranieri che vi sono inseriti è un nostro fondamentale criterio di metodo e forse un’ambizione: tracciare un percorso didattico che non separi, ma al contrario richiami a un lavoro comune nella classe e per la classe. L’obiettivo è stato quindi quello di arrivare a un prodotto che serva sia ai madrelingua per avvicinarsi ai temi del confronto interculturale favorito dalla presenza dei compagni stranieri, sia agli alunni e alunne stranieri/e per usare la lingua in modo attivo e creativo.

In questa prospettiva abbiamo fatto tesoro delle indicazioni emerse dai vari convegni (ILSA 2001, LEND 2002) dedicati al tema che caratterizza in generale le finalità di questo bollettino: una didattica per la classe, dove il reciproco riconoscimento della diversità diventa un elemento di crescita, crescita del sapere, ma anche crescita culturale in senso più ampio. Abbiamo anche voluto tenere presente l’invito a una riflessione seria sulla didattica, con particolare riferimento all’educazione linguistica e alle materie di studio che in qualche modo hanno un contatto più diretto con l’uso della lingua (le materie di area umanistica per intendersi), e su quanto la pratica dell’insegnamento a stranieri abbia contribuito e possa ancora contribuire al rinnovarsi di metodi e materiali anche nella scuola dell’obbligo.

Perché un ipertesto
Da questa prospettiva la scelta dell’ipertesto, grazie alla sua multidimensionalità, ha reso possibile l’attuazione di una serie di principi che non sono solo quelli nuovi dettati dall’utilizzazione delle nuove tecnologie per la didattica multimediale, ma anche quelli più tradizionali, anche se di recente affermazione, legati all’interdisciplinarietà e alla costruzione di percorsi modulari.

L’ipertesto infatti, integrando al proprio interno più codici semantici (testi, immagini, suoni, video) oltre a facilitare la comprensione, attiva più piani interpretativi coinvolgendo in prima persona gli alunni e le alunne che li scelgono e li esplorano per propria iniziativa o per suggerimento dell’insegnante. È bene a questo proposito specificare che non abbiamo voluto fare uno strumento per l’autoformazione: l’insegnante dovrebbe comunque essere presente, stimolando la collaborazione e l’interazione tra alunni e proponendo strategie d’apprendimento differenti a seconda dei livelli e degli obiettivi disciplinari prestabiliti.

Oltre al cd, che verrà presentato alle scuole all’inizio del 2003, sarà possibile lavorare direttamente con il programma autore Hyperseries, che ne ha consentito la realizzazione, concordando tempi e modi con le responsabili del Laboratorio linguistico di Villa Pozzolini (vedi, su questo, l'articolo di Massimo Maggini). L’utilizzazione di Hyperseries consente la creazione di un autonomo percorso ipertestuale, con l’inserimento dei propri testi e dei relativi materiali di approfondimento secondo un progetto preventivamente disegnato con la classe su uno o più soggetti di studio.

Il programma è inoltre accompagnato da una sezione "Tutor" dove saranno inserite attività relative ai materiali presenti nell’ipertesto. Questa sarà la parte più propriamente linguistica, con esercizi di comprensione, completamento, abbinamento, scelta multipla che possono essere controllati direttamente e in modo autonomo.

Contenuti
Abbiamo immaginato una storia in cui i protagonisti, 5 bambini di diverse nazionalità, partono per un viaggio (centro estivo o altro) portando con sè una valigia comune. Dalla valigia, cioè dagli oggetti che essa contiene si aprono 4 percorsi: le storie, la musica, il cibo e la scrittura.

La scelta di questi quattro temi è legata in parte alle potenzialità "tecniche" di sviluppo ipertestuale che essi offrono, in parte alla ricerca di argomenti vicini alla sfera di interessi di ragazze e ragazzi in quella fascia di età (tra gli 8 e i 12 anni).

Nel percorso musicale, in particolare, abbiamo voluto concedere molto alle "passioni" degli adolescenti sfruttando la forza di attrazione di artisti noti ed amati come Jovanotti e gli 883, per poter poi lavorare sui testi e invitare i piccoli ascoltatori ad approfondirne i significati globali, ma anche sezioni più limitate, talvolta anche solo parole particolarmente "difficili da spiegare", spesso cantate senza alcuna consapevolezza da madrelingua e non.

Di Jovanotti abbiamo scelto "Ciao mamma" per la semplicità del testo e perché affronta il piacere della musica, del suo ascolto, ma anche della partecipazione collettiva ad eventi, come i concerti, sempre più frequentati anche dai giovanissimi.

Degli 883 non abbiamo potuto evitare "Hanno ucciso l’uomo ragno", un successo non proprio recente, ma comunque presente nella memoria musicale dei ragazzi e delle ragazze. Il testo della canzone, niente affatto semplice e coerente, apre però una riflessione sugli spazi della città come metropoli e sugli stili di vita che ne conseguono.

Per completare la sezione stiamo progettando di introdurvi e didattizzare una canzone brasiliana e la famosa versione araba di "Imagine" cantata da Kahled.

Nel percorso "storie" abbiamo cercato di rendere possibile un accesso graduale alle attività prevedendo tre livelli di difficoltà rispetto alla complessità testuale delle storie proposte. La prima "Uno e sette" e l’ultima "Mago Girò" sono di Gianni Rodari, mentre per il livello di difficoltà media presentiamo una fiaba cinese "Pastore e tessitrice", che è alla base della tradizionale festa del 7 luglio.

Le potenzialità didattiche dei testi di Rodari sono note agli insegnanti e ben presenti nella riflessione sui modi e i contenuti di una pedagogia attiva e consapevole delle proprie finalità e del proprio ruolo all’interno della società nel suo insieme. Se pensiamo che "Uno e sette" è stata scritta nel 1962 quando la questione interculturale non era così urgente, né tanto meno tematizzata, non si può non riconoscere quanto ancora ci sia da imparare e da sfruttare nell’opera di Rodari. Del resto la sezione che il sito della Bdp (www.bdp.it ) dedica a questo autore è una dimostrazione di quanto e come si possa lavorare partendo dalle sue idee.

La fiaba cinese ha un impianto narrativo più classico; invita a riflettere però sulla diversità delle tradizioni e su come ogni cultura abbia differentemente interpretato i grandi fenomeni fisici: la mappa del cielo, le costellazioni, la via Lattea …

Lo stesso principio del riconoscimento e della scoperta dell’altro caratterizza il percorso dedicato al cibo. Dalla pizza al wan ton, attraverso la cucina africana e quella brasiliana, l’intento è di educare a scoprire nei sapori e nelle basi della cultura materiale un punto di vista di apertura e al tempo stesso dare ad alunne e alunni stranieri un primo orientamento linguistico sul lessico e sui riferimenti legati al tema dell’alimentazione. È questo inoltre il percorso più interdisciplinare, dal momento che permette connessioni con la geografia e le scienze naturali.

Non poteva mancare infine, nell’insieme degli oggetti simbolici che caratterizzano il viaggio, il materiale per scrivere. Con questo abbiamo pensato di avvicinare la scrittura alle occasioni concrete che ne determinano il bisogno in un bambino-adolescente di quella età. Intorno al viaggio si aprono diverse possibilità di produzione scritta: dalla cartolina al diario, dalla lettera alla cronaca-resoconto. In questa sezione saranno inseriti modelli e suggerimenti perché la scrittura possa diventare davvero quel terreno di creatività che, sempre Rodari, ci ha per primo indicato. Tanto più che, se la scrittura da un lato permette il "divertimento", dall’altro proprio dell’aspetto ludico è possibile fare il punto di partenza per una riflessione più disciplinata sui presupposti dello scrivere: destinatari, scopi e contesti della comunicazione e gli elementi linguistici che le appartengono.

Gli autori / le autrici
Come autori/autrici dell’ipertesto (Maria Donata Costantini, Massimo Maggini e chi scrive) vorremmo, per concludere questa breve presentazione, dare una dimensione alle aspettative di insegnanti e operatori del settore che lo vorranno utilizzare. Questo perché sia sul Web che sul mercato dell’editoria elettronica esistono ormai numerosi prodotti dedicati alla scuola, che tuttavia nel caso dei siti Internet hanno come presupposto il collegamento in rete (non sempre disponibile nelle scuole e comunque spesso ancora precario), nel caso dell’editoria elettronica hanno a volte costi piuttosto elevati.

La scelta di realizzare il cd attraverso Hyperseries ha voluto essere una sorta di "dimostrazione" di quello che si può fare senza eccessive competenze tecnico-informatiche. Così, mentre da un lato la veste grafica ne è risultata penalizzata perché richiede - come ci siamo resi conto nel corso del lavoro - una professionalità specifica, dall’altro la facilità d’uso permette a ogni insegnante e ogni classe con un minimo di applicazione, prima di interagire semplicemente con l'ipertesto e poi di diventare "autori" a pieno titolo dei propri percorsi.

Come compromesso tra gradevolezza estetica e funzionalità didattica, ci è sembrato accettabile e proponibile.

salvi@datacomm.iue.it

 

© Didattica & Classe Plurilingue 2002