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Redazione:
Mariadonata Costantini  Elisabetta Jafrancesco  Leonardo Gandi
Massimo Maggini
Fiorenza Quercioli
Camilla Salvi
Annarita Zacchi

Webmaster: Leonardo Gandi

QUADRIMESTRALE A CURA DI

N. 6
maggio-agosto 2003
numeri precedenti

Insegnanti Italiano Lingua Seconda Associati


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Guida psicologica per l’insegnante non direttivo
PAOLO MEAZZINI, L’insegnante di qualità. Alle radici psicologiche dell’insegnamento di successo, Giunti, Firenze 2000, pp. 294, € 19,63

Rileggendo uno dei testi fondamentali di C. Rogers, Terapia centrata sul cliente, ed in particolare il capitolo "L’insegnamento centrato sullo studente", si ha l’impressione che qualcosa sia effettivamente cambiato dall’inizio degli anni Cinquanta, data cui risale il libro. Scriveva Rogers: "Gran parte dell’istruzione oggi pare funzionare sulla base di questa assunzione: ‘non ci si può fidare dello studente’ […] l’approccio qui discusso si basa su un assunzione diametralmente opposta: ‘ci si può fidare dello studente’. Si può far affidamento sul suo desiderio di imparare tutto ciò che preserva e migliora il sé; si può contare sulle sue capacità di valutare se stesso applicando il criterio della propria evoluzione; si può prevedere la sua crescita personale qualora gli si fornisca il clima favorevole a quella crescita" (Rogers 1951).

Oggi nessun insegnante o educatore si identifica, almeno a livello teorico, con un sistema educativo che "non si fida dello studente". La pedagogia non direttiva, di cui Rogers è uno dei più noti ispiratori, fa da sfondo alle diverse e nuove prospettive di ricerca sia per quanto riguarda l’insegnamento nella scuola dell’obbligo che quello delle lingue. Nel Framework e nel Portfolio – i documenti più attuali in materia linguistica – la centralità del discente e l’autovalutazione sono due concetti cardine attorno cui ruota la teoria dell’apprendimento come percorso che conduca ad una competenza d’azione: legata, quindi, in modo inscindibile alla peculiarità della persona che impara.

Ma, posto che tutto ciò trovi poi riscontro nella prassi didattica, quali sono le competenze che si richiedono all’insegnante "non direttivo"?

La domanda non è nuova ed è altrettanto ovvio che per ogni ambito educativo occorrono interventi formativi mirati. Ha invece senso porsi di nuovo la domanda se includiamo nelle competenze le abilità personali, che denotano l’insegnante non come professionista o tecnico ma come persona. Attorno a questa idea centrale si situa il contributo di P. Meazzini, L’insegnante di qualità. Alle radici psicologiche dell’insegnamento di successo. Gli interessi dell’autore, docente di Psicologia Clinica alla Sapienza di Roma e direttore di alcune riviste specializzate tra cui "Psicologia e Scuola", sono scientificamente orientati all’applicazione delle teorie cognitivistiche più attuali all’ambito educativo. Benché l’ambito del libro sia di tipo psicologico, gli argomenti e lo svolgersi dei contenuti toccano aspetti cruciali dell’insegnamento ed hanno il pregio di rivolgersi contemporaneamente a chi ha già conoscenze in materia e a quelli insegnanti che hanno sviluppato maggiormente competenze di tipo tecnico. Due parole vanno dette sul tipo di registro usato dall’autore: se è vero che inizialmente può lasciare perplessi il rivolgersi direttamente al lettore (e dandogli del Lei) si notano una capacità di coinvolgere ed una facilità di lettura che non scadono però nel prontuario.

Questo taglio non accademico è giustificato anche dalla quantità di materiali d’uso pratico per l’autovalutazione delle abilità dell’insegnante: nei box proposti in ogni capitolo si trovano una grande varietà di test, questionari ed esercizi che possono essere svolti anche insieme ai colleghi oppure proposti ai propri studenti, se la loro competenza linguistica lo permette, nel qual caso rappresenterebbero materiali didattici per lo sviluppo delle abilità sociali. Tenendo fermo l’obiettivo finale, la qualità ideale nell’insegnamento, Meazzini percorre in modo descrittivo le tappe che dovrebbero condurre alla meta. Propone così una mappa e suddivide gerachicamente le "abilità educanti" in tre livelli. Al primo livello troviamo: comunicare; affrontare i problemi e decidere; autocontrollarsi. Al secondo, programmare i contenuti e il tempo in classe. Al terzo, la conduzione del gruppo-classe; risolvere problemi emotivi e socio-cognitivi dell’allievo; garantire l’integrazione dell’allievo in difficoltà.

Consapevole che una trattazione esaustiva di tutte le abilità e sottoabilità menzionate non sarebbe possibile in un testo di consultazione, l’autore sviluppa cinque abilità, che ritiene essere la base di un insegnamento di qualità: comunicazione interpersonale, assertività, risorse della mente, gestione del distress e gestione della collera.

Un esempio. Un tema trattato attualmente in ambito educativo è: le barriere della comunicazione. Molto è stato detto a livello teorico, essendo questo un argomento già affrontato dalle più diverse discipline; basti pensare al contributo della scuola di Palo Alto con la sua proposta di una pragmatica della comunicazione (P.Watzlavick, J.H.Beavin, D.D.Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio 1971). Meazzini opta di nuovo per un taglio decisamente pratico, ricorrendo ad esempi e test e proponendo come modello di comunicazione efficace un linguaggio il più possibile descrittivo (linguaggio "operazionale"). Ne segue un confronto accurato con il linguaggio usuale, che è spesso inconsapevolmente valutativo e non lascia quindi spazio all’interlocutore di costruirsi la propria, individuale, valutazione delle esperienze. Questo aspetto, tra i tanti citati, si configura come un rischio che riguarda nello stesso modo lo scambio tra insegnanti e tra insegnanti e studenti. Meazzini prende in esame le varie tipologie di interferenze e barriere che intervengono comunemente sia a livello di emittente che nel destinatario, in una prospettiva allargata che riguarda infine qualsiasi tipo di relazione umana.

Annarita Zacchi

 

© Didattica & Classe Plurilingue 2002-03

Bollettino realizzato con il contributo del Quartiere 5 del Comune di Firenze